In Sintesi
- Un team di geologi e paleontologi ha scoperto che, circa 50 milioni di anni fa, c'era un continente basso che separava l'Europa dall'Asia che hanno chiamato Balkanatolia.
- All'epoca era abitata da una fauna endemica molto diversa da quella dell'Europa e dell'Asia.
- I cambiamenti geografici tra 40 e 34 milioni di anni fa collegarono questo continente ai suoi due vicini, aprendo la strada alla sostituzione dei mammiferi europei con i mammiferi asiatici.
Per milioni di anni durante l'Eocene (da 55 a 34 milioni di anni fa), l'Europa occidentale e l'Asia orientale formarono due masse continentali distinte con faune di mammiferi molto diverse: le foreste europee ospitavano fauna endemica come i Palaeotheres (un gruppo estinto lontanamente imparentato con cavalli odierni, ma più simili ai tapiri odierni), mentre l'Asia era popolata da una fauna più diversificata, comprese le famiglie di mammiferi che si trovano oggi in entrambi i continenti.
Sappiamo che, circa 34 milioni di anni fa, l'Europa occidentale fu colonizzata da specie asiatiche, portando a un importante rinnovamento della fauna vertebrata e all'estinzione dei suoi mammiferi endemici, un evento improvviso chiamato 'Grande Coupure'. Sorprendentemente, i fossili trovati nei Balcani indicano la presenza di mammiferi asiatici nell'Europa meridionale molto prima della Grande Coupure, suggerendo una precedente colonizzazione.
Ora, un team guidato da ricercatori del CNRS ha escogitato una spiegazione per questo paradosso. A tal fine, hanno esaminato le precedenti scoperte paleontologiche, alcune delle quali risalgono al XIX secolo, rivalutando talvolta la loro datazione alla luce dei dati geologici attuali. La revisione ha rivelato che, per gran parte dell'Eocene, la regione corrispondente agli odierni Balcani e Anatolia ospitava una fauna terrestre omogenea, ma distinta da quella dell'Europa e dell'Asia orientale. Questa fauna esotica includeva, ad esempio, marsupiali di affinità sudamericana ed Embrithopoda (grandi mammiferi erbivori simili agli ippopotami) precedentemente trovati in Africa. La regione doveva quindi essere costituita da un unico ammasso di terra, separato dai continenti limitrofi.
Il team ha anche scoperto un nuovo deposito fossile in Turchia (Büyükteflek) risalente a 38-35 milioni di anni fa, che ha prodotto mammiferi la cui affinità era chiaramente asiatica e sono i primi scoperti in Anatolia fino ad ora. Hanno trovato frammenti di mascella appartenenti a Brontotheres, animali simili a grandi rinoceronti che si estinsero alla fine dell'Eocene.
Tutte queste informazioni hanno permesso al team di delineare la storia di questo terzo continente eurasiatico, incuneato tra Europa, Africa e Asia, che hanno soprannominato Balkanatolia. Il continente, esistente già 50 milioni di anni fa 2 e sede di una fauna unica, è stato colonizzato 40 milioni di anni fa dai mammiferi asiatici a seguito di cambiamenti geografici che devono ancora essere completamente compresi. Sembra probabile che una grande glaciazione avvenuta 34 milioni di anni fa, che portò alla formazione della calotta glaciale antartica e all'abbassamento del livello del mare, abbia collegato la Balkanatolia all'Europa occidentale, dando origine alla "Grande Coupure".
Appunti
1 - Lavora presso il Centre for Research and Teaching in Environmental Geoscience (CNRS/Aix-Marseille Université/IRD/INRAE) e presso il Centre for Research on Paleontology - Parigi (CNRS/Museum national d'Histoire naturelle/Sorbonne Université). A questo studio ha contribuito anche un altro laboratorio francese, Geosciences Rennes (CNRS/Université Rennes 1), insieme alle università Kütahya Dumlupınar e Eskişehir Osmangazi (Turchia) e alle università di Washington, Connecticut, Kansas e Chicago (USA).
2 - La Balkanatolia potrebbe essere una reliquia della Grande Adria, un altro dei "continenti dimenticati" della regione mediterranea, formatosi oltre 200 milioni di anni fa e portato alla luce dalle ricostruzioni della posizione delle placche tettoniche effettuate da Douwe van Hinsbergen et al. e pubblicato in un articolo del 2019.
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