Scienza Immorale: Giocare con gli embrioni

 

Scienza Immorale: Giocare con gli embrioni


In un articolo pubblicato il 5 marzo 2021 su Science Magazine, un gruppo di ricercatori ha chiesto ai politici di cambiare il limite di tempo consentito per sviluppare embrioni in vitro, che attualmente è fissato a 14 giorni in molti paesi.

Questa richiesta è rivolta anche alla Società internazionale per la ricerca sulle cellule staminali (ISSCR), un'organizzazione "Umbrella" (come la Umbrella Corporation di Resident Evil) in questo campo di studio e le cui prescrizioni sono riconosciute dai ricercatori di tutto il mondo.

Ecco come stabiliscono le "linee guida" di questa società: "qualsiasi coltura in vitro di un embrione umano intatto o di una struttura cellulare organizzata a immagine di un embrione e dotata di un potenziale umano organico è vietata, indipendentemente dal metodo di derivazione, oltre i 14 giorni o dalla formazione della striscia primitiva" al punto 2.1.3.3.


Scienza Immorale: Giocare con gli embrioni


Un limite di 14 giorni

Questo limite è stato talvolta fissato dalla legge in alcuni paesi. È stato anche determinato dalla difficoltà di andare oltre questo stadio negli esperimenti legati alla prima fecondazione in vitro negli anni 70.

Ma c'è anche una base ideologica in questo limite. Per far accettare l'estensione di questo limite a 14 giorni, quando molti paesi o anche ricercatori non erano d'accordo a fissarlo a più di una settimana, hanno creato il concetto di "pre-embrione".

Basandosi sul fatto che l'embrione si stabilisce nell'utero intorno al 14° giorno, hanno affermato che non si poteva parlare di un embrione prima di questo limite. E poiché non era un embrione, non era un membro della specie umana, e quindi poteva essere sottoposto a tutti gli esperimenti necessari al progresso della "Scienza". Questo concetto di "pre-embrione" è tutt'altro che scientifico.

E ora, poiché i ricercatori possono superare questo limite, si chiede una sanzione politica e "morale" per la loro manipolazione di embrioni, cioè dei bambini. Uscire dal concetto di pre-embrione di cui non hanno più bisogno.


Scienza Immorale: Giocare con gli embrioni


Ragioni fallaci

Gli autori del suddetto articolo presentano la loro richiesta in una veste attraente: si tratta di capire meglio come avvengono gli errori nel primo sviluppo dell'embrione, per curare meglio l'infertilità e prevenire gli aborti. Chi non sottoscriverebbe tali obiettivi?

Ma il fine non giustifica i mezzi, tanto più che l'identificazione degli errori nello sviluppo dell'embrione oggi finisce spesso con l'aborto.

Bisogna anche rivestire la richiesta di ragioni "etiche". Uno dei firmatari dell'articolo scriveva già nel 2016: "Man mano che le circostanze e gli atteggiamenti cambiano, i confini possono legittimamente essere riformulati".

Questo è puro relativismo: non esiste un limite assoluto e insormontabile; tutto è relativo a un'epoca, a mentalità in evoluzione e a tecniche che progrediscono, promettendo la luna e le stelle ai popoli futuri.

Questo sfruttamento degli embrioni, la cui "creazione" a solo scopo di sperimentazione è già permessa in paesi come il Belgio, è senza dubbio, insieme all'aborto immotivato, la più grande barbarie dei tempi moderni.

Scienza Immorale: Giocare con gli embrioni


Un'ultima idea è indubbiamente presente: il prolungamento del tempo concesso per lo sviluppo di un essere umano in un utero artificiale, favorendo così l'esportazione totale della gestazione fuori dal corpo femminile. Non si parlerà più di clonazione, ma creazione abusiva di esseri legalmente inumani e quindi carne da macello per sperimentazioni, abusi...

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