Insegnante di 33 anni si suicida in fiamme davanti ai Carabinieri in protesta alla tirannia Covid

Insegnante di 33 anni si suicida in fiamme davanti ai Carabinieri in protesta alla tirannia Covid

L'insegnante italiano di 33 anni che lunedì ha riportato ferite mortali dopo essersi cosparso di benzina ed essersi dato fuoco è deceduto, come riportano i media locali. L'insegnante, che lavorava in Lombardia, era stato sospeso senza stipendio in seguito alle nuove leggi sulle vaccinazioni obbligatorie implementate il 10 gennaio, che hanno eliminato la possibilità di mostrare un test negativo per accedere al lavoro e alla scuola.


L'incidente è avvenuto poco dopo le 10:30 del mattino, con l'insegnante in piedi davanti alla locale caserma dei Carabinieri con una tanica di benzina da venti litri nelle sue mani. Ha poi svuotato il contenuto della tanica su se stesso e poi si è dato fuoco con un accendino, che ha causato fiamme sull'intero corpo. Il fuoco è stato infine spento da passanti inorriditi e lui è stato immediatamente portato all'ospedale più vicino.


L'insegnante doveva essere trasferito al grande centro ustionati a Napoli, poiché aveva subito ustioni su oltre il 70% del suo corpo. Tuttavia, il trasferimento è stato reso impossibile perché le sue condizioni sono state ritenute troppo gravi ed è deceduto ieri mattina presto.


Scrivi cosa ne pensi

Condividi la tua opinione nel rispetto degli altri. Link e materiale non pertinente sarà eliminato.

Nuova Vecchia