Da circa 3 anni una strana creatura si aggirerebbe nei dintorni del fiume Volturno, nel piccolo paese casertano di Alvignanello, lasciando gigantesche orme al suolo e animali dilaniati. Un susseguirsi di eventi anomali che negli ultimi mesi avrebbero subito un lieve arresto. Ma andiamo per gradi:
Di Studio fenomeni criptozoologici
A Febbraio del 2019, fu
la signora Agata Cusano a dichiarare di aver vissuto un’esperienza
terrorizzante:
«Era quasi all’imbrunire, stavo ritornando a piedi da Amorosi quando, giunta ad Alvignanello, alla mia destra sento un sibilo accompagnato da un respiro affannoso provenire da un boschetto di rovi a circa 50 metri dal fiume. Ci doveva essere un qualcosa di grandi dimensioni che si nascondeva! Cerco di avvicinarmi, ma questo strano rumore, se così vogliamo chiamarlo, aumenta fino diventare una sorta di vortice. Così scappo. La notte non sono riuscita a dormire. Dovevo parlarne con qualcuno. Così sono andata da Vincenzo Tufano perché avevo saputo da un mio compaesano che lui stava seguendo uno strano caso legato al rinvenimento di orme giganti».
Agata Cusano e Vincenzo Tufano sul luogo dell'evento |
I REFERTI DELLE IMPRONTE
Circa due giorni dopo, sia Agata Cusano che Vincenzo Tufano,
esperto e studioso di Zoologia e Criptoanimali che sta seguendo il caso con
criteri scientifici, si recarono nel luogo dove la signora Cusano aveva
dichiarato di aver avuto il misterioso incontro ravvicinato. Sul terreno
battuto riscontrarono la presenza di tre orme a tre artigli non retrattili, le
solite impronte rinvenute anche in altre zone del Fiume Volturno. Il sospetto
che potessero essere ricondotte alla presenza di qualcosa di esotico e non
autoctono portò Vincenzo Tufano a effettuare dei calchi in gesso e sottoporli
al giudizio di esperti veterinari, e zoologi, i quali però non seppero
classificarle come appartenenti ad animali noti.
''Dallo studio delle impronte al suolo del cosiddetto ”Mostro di
Alvignanello” si è potuto evidenziare una tendenza al bipedismo e alla
locomozione plantigrada. Anche se in alcuni casi tendeva a deambulare su
quattro zampe ( dai calchi si può notare che le zampe anteriori sono molto più
larghe e meno lunghe di quelle posteriori). Le dimensioni e la presenza di tre
artigli con un foro/sperone posteriore, esclude che si tratti di un animale
noto. Secondo quanto appurato, questo ”animale” avrebbe la duplice natura sia
anfibia che terrestre, essendo stato avvistato e fotografata sia nelle acque
del fiume Volturno, e sia tra le campagne e i boschi di Alvignanello, distante
dai corsi d’acqua''.
IN ALTO I CALCHI DELLE IMPRONTE |
In alto le impronte del mostro |
LA TESTIMONIANZA
DI VINCENZO TUFANO
Ad Aprile del 2021
Vincenzo Tufano, interpellato dai
giornali locali e nazionali, fornì il suo impressionante resoconto circa
il suo incontro ravvicinato con questo strano essere. Secondo la testimonianza di Tufano la creatura era simile a un
rettile dai tratti coccodrilleschi, ma senza la coda. Tufano, facendo una
comparazione con gli alberi, riuscì a calcolare un’altezza di circa 3 metri (o
poco meno) dello strano animale. Deambulava su due zampe come un uomo, ma a
passi molto lunghi. Questo singolare bipede era pesantemente inclinato in avanti,
come se avesse una sorta di gobba. Infatti sul dorso – continua Tufano –
spiccava una sorta di grosso aculeo e la sua epidermide era in apparenza umida
e scivolosa, come le scaglie dei pesci. Ha percorso più di 50 metri in 10/ 15
secondi, per poi sparire all’interno di un canale. Giusto il tempo per immortalarlo
in una foto. Prima di sparire dalla mia vista ha emesso un gemito sordo simile
a un ringhio che rimbombava insieme al rumore dei suoi passi pesanti che
impattavano sul terreno. Poi non l’ho più visto. Stava calando il buio e quindi
decisi di andare via. Il giorno dopo sul posto trovammo le solite orme a tre
artigli, distanziate di due metri le une dalle altre, a conferma dell’enorme
stazza. Con l’aiuto delle Autorità Forestali e gli esperti di fauna esotica si
cercò di analizzare le orme, cercando di dare un nome a questo animale. Ma la sua classificazione fu ignota”.
Foto scattata da Tufano alla strana creatura |
Zampate sulla corteccia e artigliate al suolo |
In foto la carcassa di un cinghiale dilaniato nel fiume e una seconda carcassa sbranata in campagna con le impronte dello strano animale |
Le indagini delle autorità |
L'avvistamento di un pescatore
Inoltre un pescatore
del posto asserì di aver avvistato nelle
acque del Volturno un simil coccodrillo con aculei a punta sulla testa, e di
averlo fotografato durante la sua osservazione. La cosa strana però fu che il
presunto coccodrillo uscì dal fiume in posizione eretta come un uomo,
dirigendosi in una radura boschiva. La sua altezza fu stimata in diversi metri.
Fiume Volturno |
LA MISTERIOSA EPIDERMIDE DEL MOSTRO
La sostanza biologica squamosa con caratteristiche mutanti rinvenuta nei pressi del fiume Volturno, poi classificata come il rivestimento esterno della creatura simile a quella di un rettile di grosse dimensioni, potrebbe far pensare a un animale che è stato alterato nel suo normale processo evolutivo, forse un coccodrillo. Oppure un esperimento di ingegneria genetica di alto livello. Analisi chimico/biologiche appurarono che i brandelli di pelle del mostro, se sottoposti
ad alte
temperature, mutavano il loro colore base, dal verde scuro a un ”azzurro
sporco” e diventava luminscente al buio.
Anche molti
pescatori dichiararono di aver trovato, durante le loro attività di pesca,
misteriosi brandelli di una pelle spessa e carnosa lungo le sponde del fiume
Volturno, e alcuni residui anche in acqua, come se un animale di grossa taglia
avesse disperso il suo rivestimento esterno per cause ignote. Le ipotesi sulla
misteriosa origine della bestia di
Alvignanello sono ancora teoriche: si va da un possibile esperimento fuori
controllo a una specie terrestre che alternerebbe lunghe fasi letargiche a brevi fasi di
risveglio. Infatti non a caso in questa terra si narra della leggenda del drago
centenario. Che sia proprio questa creatura? Magari una sorta di dinodrago? Per ora c'è ancora molto mistero
su questa storia, ma la cosa certa è che qualcosa di sconcertante è veramente accaduto
in questo bel paesello dell'entroterra casertano.
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